I metodi alternativi per combattere i reumatismi

Tra le condizioni croniche che risultano avere una maggiore incidenza sulla popolazione italiana è possibile indicare le malattie reumatiche e osteoarticolari (nei casi più gravi, possono essere invalidanti). Ci sono determinate patologie che si caratterizzano per un’incidenza anche elevata, ancora senza una cura risolutiva. Certe condizioni possono arrivare a obbligare le persone a un cambio radicale nel proprio stile di vita, con la necessità sempre più impellente di imparare a convivere con il malessere. Con la parola ‘reumatismo’ si fa riferimento a molte problematiche diverse: in sintesi, è possibile affermare che questo termine va a ricomprendere tutte quelle patologie che causano disagi all’apparato di locomozione e al tessuto connettivo. In certi casi vanno a colpire solamente muscoli, tendini, ossa e articolazioni mentre in altri possono riguardare anche gli organi.

Le patologie e i rimedi naturali come l’olio di CBD

E’ possibile inoltre classificare i reumatismi, indicandone tre tipologie. Si tratta dei reumatismi infiammatori, tra i quali le artriti sono i più diffusi; i reumatismi degenerativi di tipo non infiammatorio, qui rientrano le artrosi e i fenomeni connessi all’invecchiamento dell’organismo; e infine i reumatismi extra articolari tra i quali si inserisce la fastidiosa fibromialgia, sempre più diffusa nei giovani, che va a colpire muscoli e tendini. Per quanto riguarda la sintomatologia legata ai reumatismi, è possibile indicare – oltre al dolore – anche una ridotta abilità funzionale e diversi stadi di indolenzimento. Se la medicina tradizionale sta costantemente compiendo passi da gigante in questi specifici ambiti, è pur vero che ricorrere a rimedi naturali e non invasivi può aiutare ad attenuare il dolore. Tra questi rimedi ce n’è uno in particolare che sta vivendo una vera e propria ribalta: è l’olio di CBD con proprietà antinfiammatorie e distensive, in grado di offrire un immediato e delicato sollievo dal dolore.

I sintomi e le modalità per attenuare il dolore

Tra i sintomi più diffusi, che accompagnano l’infiammazione reumatica, ci sono arrossamenti localizzati, gonfiore e calore ma anche raccolta di liquidi intorno all’articolazione. Se la patologia non viene ‘letta’ correttamente e curata per il meglio, il suo andamento può diventare cronico e degenerativo. L’articolazione viene completamente coinvolta nell’esperienza reumatica e le cause possono essere di vario tipo. C’è quella metabolica, che si lega al diabete, quella infettiva o traumatica e pure quella autoimmune. E – a seconda della causa scatenante – il dolore che viene causato può restare vincolato a una certa articolazione oppure diffondersi in tutto l’organismo e peggiorare con il tempo, anche a seconda delle temperature esterne. Chi soffre di forme reumatiche gravi o comunque croniche riceve dal proprio medico l’indicazione di affidarsi a farmaci antidolorifici e antinfiammatori. Gli effetti collaterali, specie in caso di uso prolungato, però non mancano: si va dal più semplice reflusso esofageo alla possibilità di una dipendenza. Ecco perché è così importante prendere in considerazione le potenzialità della cannabis light, attraverso la quale è possibile assumere il CBD e beneficiare dei suoi effetti antinfiammatori (senza l’effetto psicotropo tipico del THC). Qui non ci sono effetti collaterali, stiamo parlando di una soluzione efficace per lenire con successo i dolori cronici e le infiammazioni. L’olio di CBD è il prodotto con la più alta concentrazione di questa molecola e per quanto riguarda il momento della somministrazione questa avviene tramite gocce sublinguali. Naturalmente stiamo parlando di un effetto lenitivo importante ma non della possibilità di ottenere una completa guarigione con questi prodotti, specie quando si tratta di patologie cronicizzate e degenerative. Provare dolore è una sensazione invalidante, che ci mette in difficoltà: scegliere di affidarsi a rimedi naturali nella lotta a questo nemico invisibile può essere una soluzione intelligente.