Abuso di caffè: attenzione alla dipendenza da caffeina

Un nuovo studio condotto da Laura Juliano dell’American University pubblicato sul “Journal of Caffeine Research”, ha reso noto che la dipendenza da caffeina viene spesso sottovalutata, ma è frequente e non priva di disturbi di vario genere, come appunto la necessità continua di assunzione, una vera e propria “intossicazione” con sintomi da astinenza da caffeina e incapacita’ a ridurre il consumo.

Il problema fondamentale è che la maggior parte delle persone non si accorgono di essere diventati dipendenti dalla caffeina, se non in condizioni particolari come quando si presentano disturbi della coagulazione, o patologie cardiache, che sono in netto contrasto con la sostanza contenuta nella bevanda più diffusa al mondo.

La caffeina invece non è affatto da sottovalutare, può dare oltre che i classici sintomi dell’astinenza da caffeina anche disturbi del sistema nervoso, influire sulle funzioni neurovegetative e sulle varie attività quotidiane legate all’attenzione e alla concentrazione.

Gli adulti senza particolari problemi di salute dovrebbero limitare il consumo di caffeina a un massimo di 400 mg al giorno. Le donne in gravidanza invece dovrebbero consumarne molto meno di 200 mg al giorno e le persone che soffrono di ansia, insonnia, problemi cardiaci o urinari, e pressione sanguigna alta ed anche incontinenza dovrebbero eliminare la caffeina dalla loro dieta.

Non demonizziamo però il caffè a priori, vi sono anche vantaggi e benefici nel consumo di caffè, specialmente quando il caffè che acquistiamo è di una marca superiore e pregiata, come tutte le miscele gustose e profumate che ci vengono proposte da un noto brand italiano come Caffè maggiore