Malocclusioni dentali: l’impatto sul nostro corpo

La relazione tra i disturbi dell’apparato muscolo-scheletrico e la malocclusione dentale, caratterizzata dalla posizione anomala dei denti quando le mascelle si chiudono, è un campo di studio che accresce l’interesse della comunità medica e odontoiatrica.

È oramai accertato che la malocclusione dentale influenza significativamente l’equilibrio e la funzione muscolo-scheletrica di una persona, fino a generare una serie di patologie e disturbi che vanno oltre il contesto dentale ma coinvolgono diversi sistemi del corpo umano.

I disturbi dell’apparato muscolo-scheletrico causati da malocclusioni dentali

Un’impropria occlusione dentale può innescare tensione muscolare e disfunzione della mandibola; tale tensione è una risposta comune alla malocclusione, e i muscoli masticatori possono diventare ipertrofici o tesi, provocando dolore e rigidità nella regione cranio-facciale.

In seguito, questo aumento della tensione muscolare può estendersi alle zone limitrofe, influenzando le articolazioni e i muscoli circostanti, come quelli del collo, delle spalle e della schiena. In più, può favorire l’insorgere di patologie, come l’artrite e la mialgia, e di condizioni dolorose, come la cervicalgia, la dorsalgia e la lombalgia.

La cervicalgia, dolore al collo, e la malocclusione dentale sono spesso correlati più di quanto possa sembrare a prima vista. La postura e l’allineamento della mandibola possono influenzare direttamente la tensione muscolare nel collo.

Quando i denti non si incontrano correttamente, c’è una tendenza naturale a compensare con movimenti del collo e della testa che possono causare stress e tensione muscolare e alla fine portare a dolori cervicali persistenti.

Considerando la malocclusione dentale come una possibile causa di cervicalgia, i professionisti della salute possono adottare un approccio più completo nel trattamento del dolore al collo,  intervenendo non solo sulla postura ma anche sull’allineamento dentale per alleviare la tensione muscolare e ridurre il dolore.

La malocclusione dentale può persino incidere sulla postura corporea e sulla biomeccanica muscolo-scheletrica, portando a compensazioni muscolari e squilibri posturali che possono evolvere in diversi problemi, tra cui scoliosi, cifosi e lordosi.

In alcuni casi, condiziona addirittura la postura del piede e la biomeccanica degli arti inferiori, per via della catena cinetica che collega la mandibola ai piedi tramite il sistema muscolo-scheletrico.

I cambiamenti nella postura globale e nella distribuzione del peso possono essere tali da modificare la camminata e la stabilità del corpo, facendo riscontrare una maggiore predisposizione a condizioni patologiche come piede piatto e ginocchio valgo o varo.

Infine, una grave malocclusione dentale può determinare implicazioni anche sulla funzione respiratoria e sulla qualità del sonno, poiché la restrizione del passaggio dell’aria nelle vie aeree superiori favorisce l’apnea ostruttiva del sonno (OSAS) e il russamento cronico.

I diversi approcci di cura delle malocclusioni dentali

La cura delle malocclusioni richiede una valutazione approfondita e un approccio multidisciplinare da parte di professionisti quali ortodontisti, chirurghi maxillo-facciali, odontoiatri esperti e terapisti.

Per rispondere alle specifiche esigenze del paziente e garantire risultati ottimali, in termini di funzione, estetica e salute dentale, è indispensabile sviluppare un piano di trattamento personalizzato.

Di seguito, vediamo quali sono i diversi metodi di cura delle malocclusioni.

  • Ortodonzia: come si evince dal sito dello studio dentistico del Dott. Pischedda, specializzato in trattamenti di ortodonzia e con studio a Bologna questa branca dell’odontoiatria si occupa della correzione delle malocclusioni e degli altri difetti dentali.

Attraverso l’impiego di apparecchi ortodontici, come i tradizionali dispositivi metallici, gli apparecchi trasparenti, o gli apparecchi ortodontici linguali, i denti vengono spostati gradualmente nella loro posizione corretta. A seconda della complessità del caso, tale processo può richiedere diversi mesi o anni.

  • Chirurgia ortognatica: nei casi di malocclusione più gravi, in cui è compromessa anche la posizione delle ossa mascellari, può essere necessaria la chirurgia ortognatica con la quale le ossa mascellari vengono incise e corrette mediante fissaggio di placche e viti.
  • Estrazioni dentarie: in alcuni casi di malocclusione grave o sovraffollamento dentale, può essere necessario ricorrere all’estrazione dentaria; creare spazio facilita il movimento dei denti nella posizione corretta.

Le estrazioni vanno pianificate attentamente e possono coinvolgere denti del giudizio, premolari o altri denti che ostacolano il processo di ortodonzia.

  • Dispositivi di ritenzione: dopo il trattamento ortodontico, è importante stabilizzare i risultati ottenuti mediante l’uso di dispositivi di ritenzione. Si tratta di apparecchi fissi o rimovibili che vanno indossati per un periodo di tempo specifico al fine di prevenire il riposizionamento scorretto dei denti.
  • Terapia funzionale: soprattutto nelle malocclusioni legate a problemi di crescita mascellare, può essere raccomandata la terapia funzionale. Questo tipo di terapia utilizza dispositivi speciali, come gli espansori palatali o i trainer funzionali, che mirano a correggere gli squilibri muscolari e a promuovere una crescita corretta delle ossa mascellari.
  • Terapia posturale e fisioterapia: se la malocclusione è associata a disturbi muscolo-scheletrici, può essere utile integrare il trattamento ortodontico con una terapia posturale e la fisioterapia. Ciò aiuta a diminuire la tensione muscolare e a migliorare la postura corporea complessiva, riducendo il rischio di recidiva della malocclusione.

Prevenire le malocclusioni nei bambini per renderli adulti sani e felici

Se è importante trattare con tempestività le malocclusioni nell’adulto, lo è ancora di più per quanto riguarda i bambini, dato che intervenire precocemente può evitare operazioni più invasive in età adulta.

In questi casi, è necessario considerare diversi aspetti che possono influenzare i trattamenti e i risultati nel lungo periodo.

Per esempio, bisogna tenere conto dello sviluppo cranio-facciale dei bambini; infatti, il cranio e le mascelle sono in continua crescita e questa maggiore flessibilità delle strutture ossee agevola la correzione delle malocclusioni.

Eseguire controlli ortodontici regolari fin dalla prima infanzia consente di identificare al più presto eventuali problemi di occlusione e pianificare gli interventi più adeguati, in modo da prevenire complicazioni future, come disturbi dell’ATM, problemi di postura e dolore muscolo-scheletrico e renderli adulti più sani e sicuri di sé.