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Capsule biodegradabili: il primo step verso un mondo green

I cambiamenti climatici stanno condizionando il pianeta. I recenti uragani che hanno toccato il centro e nord America ne sono un esempio. L’innalzamento della temperatura potrebbe provocare grandi stravolgimenti e sempre più persone si stanno rendendo conto del continuo mutamento. L’attenzione su questi fenomeni è sempre crescente ed il movimento-green raccoglie sempre più consensi.

I più accorti sanno che non è il proprio singolo comportamento quello che salverà il pianeta, ma se tutti cominciano a fare la propria parte, allora è possibile invertire il trend. Si parte dal basso, dalla routine quotidiana. Raccolta differenziata, riciclaggio, spazzatura dentro i cestini e luce spenta quando non è necessario. Nulla di sconvolgente. Se questo sentimento fosse condiviso sarebbe già un bel passo in avanti.

Oggigiorno anche molte aziende stanno rivalutando il modo di concepire i propri prodotti. Si cerca di tenere conto della possibilità di riutilizzo, dei materiali impiegati nel processo ed anche dell’eventuale modo di smaltire ciò che è uscito dalla fabbrica una volta terminato il ciclo di vita. Certo, non tutti la pensano così (per informazioni chiedere alle fabbriche cinesi…), però si si sta rapidamente diffondendo una coscienza inattesa fino ad un decennio orsono.

Sono numerosi i prodotti ormai in circolazione, anche di uso quotidiano, che vengono concepiti già come eco-friendly. Un esempio molto semplice è quello che deriva dalle capsule biodegradabili del caffè. La Vergnano, per esempio, ha deciso di spostarsi in questa direzione creando involucri completamente riciclabili.

Allungando lo sguardo fuori dai nostri confini, si stima che nel 30% delle case americane ci sia una macchinetta del caffè: questo significa un utilizzo intensivo delle cialde. Queste capsule spesso sono composte (interamente o parzialmente) da parti di plastica non riciclabile che necessitano poi di un successivo smaltimento. È vero che si tratta di parti relativamente piccole, però se trasportate sui ingenti numeri ecco che diventano grossi carichi.

In questa ottica sono nate le capsule biodegradabili. Diverse compagnie nel mondo del caffè stanno indirizzando i propri sforzi verso la creazione di gusci interamente riciclabili. Ma quale è la differenza tra capsule biodegradabili e capsule compostabili? La spiegazione è la seguente: i materiali compostabili sono biodegradabili, ma non tutti i materiali biodegradabili sono necessariamente compostabili.

Biodegradabile si riferisce a qualsiasi materiale che si disintegra nell’acqua, nel suolo o nell’aria durante un certo lasso di tempo e questo processo è facilitato da microorganismi come batteri o enzimi. Può essere un processo rapido oppure durare anni.

I materiali compostabili, invece, si differenziano perché oltre ad essere biodegradabili, dissolvendosi si trasformano in una sostanza nutriente per il terreno e che permette quindi un beneficio anche alla natura. Inoltre, i tempi di decomposizione sono piuttosto rapidi e sono equiparabili a quelli dello smaltimento del cibo.

Esistono delle certificazioni che sempre più aziende richiedono. Servono a rendere noto al pubblico che i materiali utilizzati sono realmente ecocompatibili: la deadline per una decomposizione “visiva” è 84 giorni, mentre entro 180 giorni il prodotto deve anche essersi trasformato in un elemento nutriente per l’ambiente.

Generalmente le capsule biodegradabili sono create attraverso lo sfruttamento di rifiuti agricoli, anche se quasi nessuna Compagnia ama raccontare nel dettaglio il processo. In fondo si tratta comunque di segreti industriali.

Rimane comunque un problema per gli amanti del green: sebbene chiunque abbia una coscienza ecologica sarà pronto a differenziare i rifiuti e a sfruttare al massimo le possibilità dell’ecocompatibilità delle capsule, non è detto che tutti quanti riescano ad apprezzare questi vantaggi. Sarà dunque necessario continuare con la sensibilizzazione verso la natura ed i rischi che comporta uno sfruttamento selvaggio del territorio.

Tutto va fatto per step: utilizzare le capsule biodegradabili del caffè è già un primo grande passo. Si comincia da qui e si imbocca la strada giusta.