ETF e indici energie rinnovabili: ecco su quali puntare

Le energie rinnovabili sono una realtà che è nata durante il primo decennio e che ora si sta affermando in vari settori aziendali. Però con discreto interesse anche per l’investment. Specialmente quello della borsa e dei fondi.

I fondisti che vogliono puntare verso fondi di energie rinnovabili devono spesso muoversi più con siti o portali web che con il gestore privati di una banca.

Ma, se non avete esperienza nel campo del trading, converrà sempre entrare in contatto almeno con un broker online.

Il vero inconveniente del puntare sull’energia del futuro è che fra i fondi più utilizzati ci sono gli ETF. Dato che quest’ultimi sono sia svantaggiosi che vantaggiosi, vediamo su quali puntare.

ETF green economy presenti sul mercato

Partiamo dai più consigliati Exchange Traded Funds e ricordiamo che questi pacchetti azionari hanno bassi costi, perché tendono a replicare l’indice di riferimento e a dar garanzie di rischio minime.

Tre sono i più accreditati:

  • iShares Global Clean Energy UCITS ETF
  • Lyxor New Energy (DR) UCITS ETF
  • L&G Clean Energy UCITS ETF

Il fondo delle Ishares è nato in Irlanda nel lontano 2007 e oggi grazie alla propria esperienza è uno dei più sicuri.

L’indice che replica è il S&P Global Clean Energy, che a sua volta comprende le azioni delle best 30 società mondiali di energie rinnovabile. È un ETF a replica fisica e comprende alcune importanti aziende americane, cinesi e neozelandesi.

Il costo è bassissimo e va allo 0,65%, ogni sei mesi distribuisce i dividendi e sta registrando grandi performance. Valuta: dollari.

L’ETF Lyxor New Energy è di origine francese e nasce parallelamente a quello irlandese. Anche qui la replica è fisica, mentre la valuta di distribuzione su base semestrale è l’euro.

Lyxor replica il World Alternative Energy e raggruppa le maggiori aziende implicate nel solare, idrico e eolico, fra cui Schneider Electric Sa, Iberdrola Sa e Nextera Energy Inc. Spiccano le aziende statunitensi e a seguire le europee, canadesi, svizzere e giapponesi.

Il costo è ancora più livellato verso il basso: 0,60%. Lo scorso anno ha performato con un 50,64%.

L’ETF L&G è in Irlanda ed è di minor impatto. La sua fondazione è recentissima: 2020. L’ETF non è a distribuzione, ma ad accumulo.

Replica l’indice Solactive Clean Energy e comprende società di tutto il globo: USA, Giappone, Germania, Canada e altri paesi.

Data la giovinezza del fondo, il costo è sotto lo 0,60%.

Indici energie rinnovabili

Gli indici sono tre:

  • S&P Global Clean Energy
  • World Alternative Energy index
  • Solactive Clean Energy

Questi tre indici consentono gli investimenti dei fondisti nella green economy. Ora come ora sono ancora pochi gli ETF presenti e nessuno consente di differenziare il settore massimamente.

Quindi non si può scegliere come accade per questo fondo franklin templeton investments  per settori, nel nostro caso comparti energetici (solare, eolico, idroelettrico, delle biomasse ecc…).

Si possono acquistare per ora solo ETF che comprendono le azioni complessive delle aziende orientate verso la clean energy.