L’utilizzo delle acque reflue per uso irriguo: in cosa consiste e quali vantaggi ci può offrire

La crisi idrica che sta colpendo sempre di più l’agricoltura negli ultimi anni ha portato l’Unione Europea a interrogarsi sulle soluzioni più praticabili per sostenere questo settore, fondamentale per molti paesi, tra cui l’Italia.

Le imprese agricole, infatti, durante l’estate 2022, una delle più calde degli ultimi anni, hanno dovuto sfruttare le scorte idriche destinate ad altri fini per l’irrigazione dei campi, in quanto le fonti comunemente utilizzate si erano quasi completamente esaurite. Non era raro vedere fiumi, torrenti, piccoli laghi e canali di irrigazione completamente prosciugati.

Con il Regolamento 2020/741, approvato nel 2020, sono stati così fissati dei limiti qualitativi per l’utilizzo delle acque reflue depurate in agricoltura per l’irrigazione dei campi.

Nelle prossime righe scopriremo insieme che cosa sono le acque reflue e quali benefici possa portare il loro utilizzo per scopi agricoli.

 

Acque reflue: cosa sono e come si depurano

Le acque reflue sono le acque di scarto delle comuni abitazioni. Si tratta dell’acqua proveniente dai sanitari delle nostre case, dai lavandini, docce e wc che va a finire nelle fognature.

Vengono classificate seguendo 3 distinzioni:

  • Acque reflue domestiche: sono le acque provenienti dagli insediamenti residenziali;
  • Reflue industriali: allo stesso modo delle acque reflue domestiche, quelle industriali provengono dagli scarichi degli edifici dove viene svolta un’attività produttiva di tipo commerciale o industriale;
  • Acque reflue urbane: sono le acque formate da quelle domestiche e quelle industriali convogliati nella rete fognaria.

Queste acque possono così essere utilizzate per l’irrigazione dei campi a patto che vengano prima trattate secondo gli standard qualitativi imposti dal Regolamento Europeo citato poco fa.

Per la depurazione vengono utilizzati degli impianti per il trattamento delle acque reflue, cioè dispositivi appositi che eliminano le parti tossiche, rendendo così l’acqua nuovamente disponibile. All’interno della pagina appena citata potrete visitare il sito web di Dora Baltea, azienda specializzata nella produzione di depuratori di acque reflue domestiche e industriali, con la possibilità di consultare nel dettaglio il funzionamento tecnico delle diverse soluzioni proposte.

Una volta depurate, le acque possono essere convogliate in serbatoi o cisterne ed essere così disponibili per l’irrigazione dei campi, preservando il tradizionale sfruttamento dei pozzi dell’agricoltura, il cui livello scende notevolmente anche a causa della crisi idrica globale.

 

Quali vantaggi abbiamo dallo sfruttamento delle acque reflue per uso irriguo?

Questa soluzione può portare diversi vantaggi all’agricoltura e non solo. In primo luogo si ridurrebbe lo sfruttamento delle risorse del nostro Paese e del nostro pianeta. Si stima che in Italia circa un terzo dello spreco d’acqua deriva dalle cattive condizioni delle reti idriche di trasporto.

In questo modo potremo affidarci ad acqua che verrebbe rigenerata e riutilizzata, all’interno di una piccola economia circolare che ridurrebbe gli sprechi.

In secondo luogo non avremmo più le consistenti emergenze idriche che colpiscono tutta la popolazione durante l’estate. Quando l’agricoltura si affida a risorse idriche che sono normalmente utilizzate per finalità differenti, in moltissime zone d’Italia, in particolar modo nelle abitazioni private del Mezzogiorno, si soffre la carenza d’acqua.

In questo modo sapremo evitare questo enorme disguido, riducendo anche i costi di irrigazione e i conseguenti prezzi dei prodotti alimentari derivanti dall’agricoltura.