Perché rinunciare al ponteggio per i lavori edili?

L’edilizia acrobatica nasce con lo scopo di sostituire il classico ponteggio in tutte le lavorazioni edili, rimpiazzando le impalcature attraverso l’utilizzo di funi e corde di sicurezza.

L’edilizia su fune prende in prestito una serie di tecniche dall’alpinismo, dall’arrampicata e dalla speleologia, applicandole all’edilizia: questa unione permette di lavorare ad alta quota, rendendo possibile l’accesso alle parti più alte e difficili da raggiungere di un edificio.

Grazie alla linea vita, ossia un sistema di fissaggio composto da cavi in acciaio cui agganciare le corde per mettere in sicurezza gli operatori, l’edilizia su fune consente la realizzazione di tutti gli interventi ad alta quota: ristrutturazioni di facciate e balconi, impermeabilizzazione di terrazzi e balconi, sostituzione e pulizia di canne fumarie e grondaie, rimozione di amianto, lavorazioni su pali e tralicci, interventi di potatura, pulizia di vetrate, ecc…

Rispetto all’edilizia classica, come già detto in precedenza, l’edilizia acrobatica rinuncia totalmente a ponteggi e piattaforme, e la conseguenza di questo cambio di rotta risponde alla domanda dell’articolo: per quale motivo rinunciare al ponteggio in ambito edile? Per abbattere costi e tempi di una qualsiasi lavorazione.

Vedremo di seguito i vantaggi che comporta la totale rinuncia al ponteggio:

Riduzione dei tempi di esecuzione

Lavorare senza ponteggi riduce drasticamente i tempi di realizzazione: la richiesta di occupazione di suolo pubblico ed il montaggio e lo smontaggio del ponteggio possono richiedere diversi giorni in più rispetto all’effettiva realizzazione dell’intervento, allungando inevitabilmente il tempo necessario per effettuare una lavorazione; con l’edilizia su fune è sufficiente attrezzare l’operaio per essere operativi in pochissimo tempo: basti pensare a quanto sia fondamentale la tempistica nei lavori di pronto intervento, ad esempio per la messa in sicurezza di un edificio, dove rapidità e tempestività sono elementi cardine.

Costi minori

Senza ponteggi, piattaforme e piani elevatori, la spesa necessaria per l’intervento si riduce in maniera sostanziale: c’è l’abbattimento del costo per il noleggio delle attrezzature, si riduce la tassa per l’occupazione di suolo pubblico e c’è anche un risparmio generale sulla manodopera, visto che la durata dei lavori è più breve rispetto all’edilizia che prevede i ponteggi.

Lavori poco invasivi

La mancanza di impalcature e piattaforme rende l’edilizia acrobatica decisamente meno invasiva rispetto a quella tradizionale: senza ponteggi la quotidianità resta inalterata, non arrecando disturbo alle persone che frequentano lo stabile (condomini, titolari di attività con relativi clienti), non viene alterata l’estetica dell’edificio ed anche il traffico non viene bloccato; grazie all’edilizia su fune si evitano confusione, polvere ed il rischio di sgradite intrusioni, per la gioia dei residenti.

Sicurezza dei lavori

L’edilizia su fune, per la sua stessa natura, viene costantemente sottoposta a parecchi controlli, con l’obbligo di rispettare le norme di sicurezza; un altro aspetto in questo senso è rappresentato dalla presenza certa di operai specializzati, visto che per i lavori ad alta quota bisogna sostenere dei corsi di formazione obbligatori per legge, ottenendo l’abilitazione ai lavori su corda (Decreto Legislativo n. 81/2008). L’utilizzo di tecniche di alpinismo unite alle imbracature professionali assicurano la massima sicurezza nello svolgimento dei lavori. Per approfondire l’argomento ti invitiamo a visitare il sito www.edilfuni.it dove potrai trovare informazioni e curiosità sull’edilizia acrobatica, oltre ad una sezione Blog con molti articoli informativi.