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Rifiuti speciali pericolosi: soluzioni per gestione e smaltimento

Gestione dei rifiuti: normativa vigente

A partire dal 29 aprile 2006 è entrato in vigore il Dlgs n. 152 del 03 aprile 2006 (“Norme in materia ambientale”), con il quale l’allora vigente normativa nazionale sulla gestione dei rifiuti – risalente al decreto Ronchi del 1997 – ha subito una profonda riformulazione, adeguandosi agli standard europei.
In particolare, il Dlgs n. 152 del 03 aprile 2006 disciplina la gerarchia di gestione dei rifiuti, classificando gli stessi in urbani e speciali, e distinguendone inoltre le caratteristiche di pericolosità nelle due categorie: rifiuti pericolosi e rifiuti non pericolosi.
Il decreto stabilisce d’altra parte le misure prioritarie e le azioni da adottare non solo per ridurre la produzione di rifiuti ma anche e soprattutto per il loro smaltimento e, non in ultimo, per le eventuali operazioni di recupero.
Da sottolineare è come infatti il decreto (articolo n. 182) vada a specificare che lo smaltimento dei rifiuti è l’azione ultima da adottare, nel caso non sia possibile in alcun modo – tecnicamente fattibile ed economicamente sostenibile – effettuarne il riciclo.

Codifica C.E.R.

Il Dlgs definisce una codifica (denominata C.E.R. 2002) che permette di identificare ogni rifiuto, che viene classificato (urbano o speciale, pericoloso o non pericoloso) in ragione del processo produttivo che l’ha originato e della sua concentrazione di sostanze dannose o potenzialmente tali.
Così ad esempio, i rifiuti prodotti da attività di ufficio (come toner o cartucce per stampanti) sono classificati come rifiuti speciali, pericolosi e non a seconda delle loro caratteristiche; lampade al neon e lampade a risparmio energetico sono rifiuti speciali pericolosi.

Inosservanza della normativa: sanzioni

Tutti i rifiuti codificati come speciali non possono essere smaltiti tramite le comuni discariche; devono essere piuttosto inviati ad operatori autorizzati (società di trasporto e di smaltimento). Il Dlgs n. 152 stabilisce in un anno dalla sua produzione il tempo massimo a disposizione per lo smaltimento del rifiuto speciale, indipendentemente dal suo quantitativo e livello di pericolosità.
Ogni eventuale mancata osservanza di quanto regolamentato nel decreto comporta l’applicazione di severe sanzioni.

Aloha Ecology: supporto alle aziende per la gestione dei rifiuti speciali

Tra le aziende che si occupano di gestione di rifiuti, si segnala Aloha Ecology.
Il nome, scelto non a caso (nella lingua delle popolazioni delle isole Hawaii, Aloha’ Aina significa ‘amore per la terra’), rispecchia la precisa volontà di operare nell’ambito della gestione dei rifiuti speciali con l’obiettivo ultimo di tutelare l’ambiente.
Forte di un’organizzazione snella, con personale operativo che ricopre il proprio ruolo con competenza e professionalità, Aloha Ecology è una realtà aziendale giovane, che spicca in Italia per la capacità di mettersi al servizio del cliente, analizzando ogni caso o esigenza secondo la sua specificità, e proponendo soluzioni ad hoc per il suo soddisfacimento.
L’azienda è in grado di fornire un servizio globale di gestione delle problematiche ambientali dei clienti, dalla fornitura di contenitori adatti allo stoccaggio di rifiuti speciali, alla fornitura di materiali e dispositivi di protezione ambientale e personale, al ritiro e trasporto di tali rifiuti mediante veicoli specializzati.

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