estintore polvere

Estintore a polvere: quando utilizzarlo?

Quando si parla di estintori subito viene in mente uno dei mezzi più idonei per estinguere gli incendi.

Di facile impiego, pronti all’uso e molto efficaci, sono strumenti che richiedono una conoscenza perfetta delle loro istruzioni di utilizzo. Non per niente esistono dei corsi di addestramento specifici per usarli. Vi sono diversi tipi di estintori, in base al principio estinguente in essi contenuto, ognuno è efficace per spegnere un diverso tipo di incendio. La legge impone l’installazione obbligatoria degli stessi nelle aziende e nei luoghi di lavoro, dettando stringenti norme in materia e imponendo anche verifiche periodiche al fine di prevenire incendi e danni alle persone. Gli estintori a polvere presentano caratteristiche e tecniche di impiego parzialmente differenti dagli altri tipi di estintori. L’effetto però è sempre quello dell’isolamento del principio di incendio alla base delle fiamme. Tuttavia per ogni classe di fuoco c’è un estintore adatto a spegnerlo. 

Estintori a polvere: caratteristiche tecniche

L’etichetta “estintore polvere” indica un apparecchio che non si differenzia esteticamente dagli altri tipi di estintori. All’esterno infatti lo si ritrova con il tipico recipiente di metallo rosso. Contiene gas inerte pressurizzato o aria deumidificata a 15 bar e sfrutta una speciale polvere chimica come principio estinguente. La composizione della polvere è costituita prevalentemente da bicarbonato di potassio, in caso di bivalenza per le classi d’incendio B e C. La polvere può anche essere trivalente con solfati di ammonio e fosfato monoammonico, per le classi di incendio A, B e C. Il suo contenuto però può essere anche combinato con altre sostanze che rendono la polvere più fluida, resistente all’umidità e idrorepellente. Occorre sempre un occhio attento alla lista degli elementi sia per chi acquista gli estintori che per chi li mette in commercio.

Per via della sua particolare composizione, in ogni caso, la polvere contenuta negli estintori, agisce immediatamente sull’incendio soffocandolo, raffreddandolo e inibendone la propagazione sulle parti rimaste libere.

Utilizzo degli estintori a polvere

Prima di tentare di spegnere un incendio, occorre assicurarsi di avere gli strumenti adatti. Ogni estintore è adatto a spegnere un tipo diverso di incendio. Gli estintori a polvere, in particolare, sono ottimi per spegnere gli incendi rientranti nelle classi A, B e C. Sono i più efficaci soprattutto per i materiali di classe A, ossia la carta, il legno, le materie plastiche, i tessuti, ma anche per gli stessi liquidi infiammabili come il benzine, il gasolio o l’alcool. Per i  materiali di classe D invece , come il manganese, l’alluminio, il sodio, il potassio, sono necessarie altre polveri speciali.

Tutti gli estintori polvere sono forniti di manometro, che consente di verificare la pressione di carica prima di adoperarli. Gli operatori ben addestrati ad usare gli estintori, prima di azionarli, controllano la pressione. Per il resto, il loro utilizzo è abbastanza semplice, se si conoscono le sue regole. E’ previsto solamente, tra le avvertenze d’uso, che sia staccata la spina di sicurezza e che il tubo sia diretto alla base delle fiamme. Ogni estintore a polvere può avere portata e carico differenti. Con carica da 1 a 20 chili gli estintori sono portatili e possono essere utilizzati anche da un solo operatore. Quando superano i 20 chili di portata devono necessariamente essere carrellati e devono essere usati da almeno due operatori, un addetto al trasporto e un addetto all’estinzione che impugni la lancia antincendio.

In tutti i casi, bisogna tenere presente che i prodotti della combustione che vengono rilasciati nell’aria potrebbero essere tossici. Si tratta di CO e CO2, vari acidi e gas, ed altre polveri incombuste sottilissime. Pertanto è opportuno prendere le dovute precauzioni.